11 mar 2017

La cucina lucana in 8 punti +1

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 Sul magazine Cucina Italiana appare un reportage sulla cucina lucana.

Bella impresa di Giulia Ubaldi e direi riuscita per la capacità di mettere insieme, e cogliere, alcuni aspetti della tradizione e dei prodotti di una terra difficile da raccontare. 




Gli 8 punti non sono esaustivi, anzi sono anche riduttivi, ma danno l'idea a chi non conosce la Basilicata di una territorio che trae la sua forza dalla capacità di resistere e mantenere caratteristiche che altrove sono andate perdute e spesso ripudiate. 




Ecco gli 8 prodotti + 1, l'ospitalità che è il valore aggiunto e un estratto della descrizione di ognuno. 

1. L’Aglianico del Vulture è l’espressione perfetta del suo territorio 

2. Il peperone (crusco) di Senise crusco si diventa, non si nasce. 

3. I fagioli  sono una questione complessa, perchè ne esistono infiniti tipi diversissimi, specchio di una terra che la biodiversità non la decanta ma la coltiva. 

4. Il formaggio: Canestrato di Moliterno e Caciocavallo Podolico la Basilicata è una delle poche regioni dove la transumanza è tutt’altro che abbandonata. 

5. Le olive infornate di Ferrandina Le prime testimonianze scritte sulle olive infornate di Ferrandina risalgono al 1700 e ancora oggi la lavorazione avviene nello stesso modo 


6. Il salamePezzente e Lucanica di Picerno Lo storico romano Varrone attribuisce ai lucani a prima testimonianza sull’uso di insaccare nel budello di maiale la sua carne insieme a spezie e sale: “chiamano lucanica una carne tritata insaccata in un budello, perché i nostri soldati hanno appreso il modo di prepararla dai Lucani”. 

7. Il pistacchio di Stigliano Infatti, una leggenda narra che anche uno solo di questi pistacchi porti il buon umore e la gioia di vivere. Credevate esistesse solo quello di Bronte? 

8. La frutta: pere, albicocche e bibicocca L'albicocca di Rotondella: una signorina di classe anche lei, che nel ”Breve ragguaglio dell’Agricoltura e Pastorizia del Regno di Napoli” del 1845, viene citata come il frutto più diffuso, dopo il fico, nell’area del Regno “dove viene meglio che altrove e più maniere se ne contano, differenti nelle frutta”. 

9. L’ospitalità Provate a capitare durante l’ora di pranzo in uno qualsiasi dei suoi 131 paesi e vi accorgerete che (significa) l’ospitalità lucana... per ricordarvi che questa terra, anche se sembra tutta una magia, è più reale che mai.

Questo l'articolo: Basilicata coast to coast in 8 prodotti tipici (+1)

Brava Giulia!

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